Padiglione di Barcellona-1927-1929
Mies van der Rohe giunse alla notorietà internazionale nel 1929, con il sul progetto per il Padiglione tedesco all'Esposizione Internazionale di Barcellona. L'edificio, commissionato nel 1927, sorgeva su uno zoccolo in travertino, mentre sottili pilastri cruciformi in acciaio cromato sostenevano una soletta in cemento armato; tutte le zone coperte erano delimitate da vetrate o lastre di travertino. Per gli interni, l'architetto disegno anche l'intero mobilio. Essendo stato concepito come edificio espositivo temporaneo, questo capolavoro fu distrutto all'inizio del 1930. Ricostruito da un gruppo di architetti spagnoli tra il 1983 e il 1986, è oggi nuovamente visitabile.
Con il padiglione tedesco Mies realizza un vero capolavoro di architettura moderna. Continuando nella sperimentazione dell'intersezione dei piani Mies articola con magistrale eleganza lo spazio estero ed interno del padiglione; la pianta libera raggiunge effetti di ineffabile qualità della forma spaziale e materiale. Setti verticali in travertino, lastre in onice, pannelli in vetro ordinano liberamente lo spazio sotto il tetto, preservandone la continuità.Il padiglione riassume perfettamente il concetto architettonico di Mies "Less is more". Per questo padiglione l'architetto crea anche un pezzo classico dell'arredo moderno: la Sedia Barcellona, una leggera ossatura cromata consistente di due elementi metallici ricurvi con cuscini rivestiti in pelle trapuntata da bottoni.
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