mercoledì 17 giugno 2015

Classe 5- Pablo Picasso- Massacro in Corea

Pablo Picasso,  Massacro in Corea.
Pablo Picasso - Massacro in Corea - 1951 - Olio su compensato - 110x210 cmm - Parigi - Musée National Picasso

Massacro in Corea del 1951, prende spunto da La fucilazione del 3 maggio di Francisco Goya: Picasso vi applicò il principio della ridefinizione delle forme di stampo cubista. Con quest'opera di grandi dimensioni (110x210 cm) Picasso torna sul tema della guerra, pochi mesi dopo l'intervento americano in Corea che ha rappresentato l'inizio della Guerra Fredda. L'esecuzione di questo quadro, evidenzia l'impegno assunto da Picasso in nome dell'arte contemporanea, per le grandi battagli civili del suo tempo.

"PER RAPPRESENTARE IL VOLTO DELLA GUERRA NON HO MAI PENSATO A UN VOLTO IN PARTICOLARE, ECCETTO QUELLO DELLA MOSTRUOSITA' [...] SONO VICINO AGLI UOMINI, A TUTTI GLI UOMINI", affermò il pittore a proposito di Massacro in Corea, trasformando il riferimento storico in un atto di accusa contro un orrore che si ripete. Il dipinto è quasi monocromo, come Guernica, ma cambiano l'impatto compositivo e il linguaggio, che si fa più compatto e narrativo.

Francisco Goya - la Fucilazione del tre maggio 1808 - 1814 - Olio su tla - 266x345 cm - Madrid Museo del Prado

CLASSE 5 - Padiglione di Barcellona

Padiglione di Barcellona-1927-1929



Mies van der Rohe giunse alla notorietà internazionale nel 1929, con il sul progetto per il Padiglione tedesco all'Esposizione Internazionale di Barcellona. L'edificio, commissionato nel 1927, sorgeva su uno zoccolo in travertino, mentre sottili pilastri cruciformi in acciaio cromato sostenevano una soletta in cemento armato; tutte le zone coperte erano delimitate da vetrate o lastre di travertino. Per gli interni, l'architetto disegno anche l'intero mobilio. Essendo stato concepito come edificio espositivo temporaneo, questo capolavoro fu distrutto all'inizio del 1930. Ricostruito da un gruppo di architetti spagnoli tra il 1983 e il 1986, è oggi nuovamente visitabile.
Con il padiglione tedesco Mies realizza un vero capolavoro di architettura moderna. Continuando nella sperimentazione dell'intersezione dei piani Mies articola con magistrale eleganza lo spazio estero ed interno del padiglione; la pianta libera raggiunge effetti di ineffabile qualità della forma spaziale e materiale. Setti verticali in travertino, lastre in onice, pannelli in vetro ordinano liberamente lo spazio sotto il tetto, preservandone la continuità.Il padiglione riassume perfettamente il concetto architettonico di Mies "Less is more". Per questo padiglione l'architetto crea anche un pezzo classico dell'arredo moderno: la Sedia Barcellona, una leggera ossatura cromata consistente di due elementi metallici ricurvi con cuscini rivestiti in pelle trapuntata da bottoni.

Poltrona Barcelona Chair -design Mies Van Der Rohe