sabato 21 febbraio 2015

UTOPIE URBANISTICHE

LE UTOPIE URBANISTICHE

Le città nell'Ottocento sono caratterizzate dall'urbanesimo (causata dalla massa di contadini che lasciano la campagna per diventare operai nelle fabbriche cittadine). Le città si svilupparono in modo caotico in "squallide e inquinate città industriali".
 fig. 1

Nella figura 1 sono rappresentati i quartieri poveri di Londra sotto i viadotti ferroviari nel 1872.
nel primo trentennio del XIX secolo alcuni utopisti cercano di concepire una società diversa, basata su principi comunitari.
Robert Owen (1771-1858)
Egli acquista all'inizio dell'Ottocento un cotonificio in Scozia New Lanark creandone una comunità industriale modello. (fig. 2)

 fig. 2

Dopo questa esperienza egli si reca negli Stati Uniti dove fonda la comunità di New Harmony (1824-1828, una "piccola città nuova" doveva essere un prototipo urbanistico e di una nuova società. (fig. 3)

 fig. 3

Charles Fourier (1772-1837)
Secondo Fourier è necessario creare una società armonica, possibile solo attraverso piccole comunità autosufficienti e con produzione prevalentemente agricola, dette falangi. Queste comunità avrebbero vissuto nel falansterio (fig. 4) composto da complessi di edifici organizzati in aree funzionali. 

 fig. 4

Jean Baptiste Godin ((1817-1889)
Godin nella seconda metà dell'Ottocento realizzò a Guise (Francia del Nord) un familisterio (fig. 5 - 6 - 7), simile a quella di Fourier ma di carattere industriale. Questo esperimento ebbe successo e rimase in piedi fino alla metà del Novecento. ora è ancora utilizzato a livello abitativo.

fig. 5

 fig. 6

 fig. 7


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